La leggenda narra che qui, sull’Isla del Sol, nacque Manco Càpac, il primo Inca, colui che poi fondò la capitale dell’impero, Cusco. E noi proprio sull’Isola del Sole abbiamo deciso di passare una notte e ci è stata regalata un’alba che ci ha ripagati in pieno dell’alzataccia. Di fronte a noi l’Isla de la Luna e dietro le Ande.
Lasciamo il Perù alla volta della Bolivia, viaggiando da Cusco a Puno e poi fino Copacabana (località omonima della nota spiaggia brasiliana), primo paese boliviano oltre la frontiera.
Il Titicaca è il più alto lago navigabile del mondo, a 3.800 metri s.l.m. E’ enorme, ha una superficie di 8.300 km quadrati (per darvi un’idea il nostro Lago di Garda ne misura 368). Si divide tra Perù e Bolivia.
Sull’Isla del Sol non c’è molto da vedere se non alcune rovine risalenti all’epoca incaica. In particolare, un santuario con un tempio dedicato a Inti (il dio Sole) che però non ci ha impressionato particolarmente.
L’isola è raggiungibile in 1 ora e mezza di barca (2 partenze ogni giorno da Copacabana) e gli insediamenti sono nella parte nord e sud (noi abbiamo scelto il sud). Conviene non prenotare niente per la notte, una volta sull’isola gli abitanti del posto offrono ottime sistemazioni (spartane ma dignitose) per pochissimi soldi.
E’ un posto fuori dal mondo che però sta diventando sempre più turistico: anche in questo caso speriamo che peruviani e boliviani riescano a mantenerlo il più possibile incontaminato, perchè è questa la sua vera ricchezza.
Dopo lo splendido inizio giornata siamo tornati sulla terra ferma dirigendoci verso La Paz, capitale della Bolivia e nostra prossima meta.
Mucho gusto Titicaca, buena suerte!